I principali vantaggi delle opere in terra rinforzata:

  • basso impatto paesaggistico-ambientale, sia per i materiali utilizzati che per la finitura a verde finale;
  • possibilità di utilizzare in parte i materiali presenti in loco (terreno e pietrame);
  • possibilità di intervenire in zone scarsamente accessibili dai mezzi pesanti;
  • notevole elasticità a seguito di sollecitazioni esterne (spinte trasversali, terremoti, schiacciamento ad opera di mezzi pesanti…);
  • velocità d’installazione anche da parte di manodopera non specializzata.

Le terre rinforzate rinverdite
del Sistema Tenax RIVEL

La tecnica delle terre rinforzate viene generalmente impiegata nell’ambito della progettazione paesaggistica perché costituisce un prezioso strumento di pronto intervento per il consolidamento dei versanti, per la prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico e le grandi opere d’ingegneria ambientale.

La flessibilità del Sistema TENAX Rivel e i costi concorrenziali lo collocano anche tra gli strumenti d’intervento per i piccoli e frequenti fenomeni di frana superficiale che si verificano in zone territoriali limitate e fragili, a seguito di alluvioni di media intensità.
Il sistema si adatta quindi agli interventi richiesti da singoli privati: con una spesa limitata, è possibile ripristinare un’area dissestata, proteggere edifici e insediamenti abitativi situati in prossimità di pendii soggetti a fenomeni di distacco di materiale o integrare paesaggisticamente le opere d’ingegneria civile di nuova progettazione.

GEOGRIGLIE

Per “terra rinforzata” s’intende il materiale composito che combina le proprietà geotecniche del terreno, materiale resistente a compressione, con le caratteristiche delle “geogriglie”, materiali in plastica ad elevata resistenza a trazione, grazie ai quali è possibile realizzare scarpate e sponde stabili con inclinazioni molto elevate e sezioni trasversali ridotte, con notevole risparmio di spazio e di materiale di scavo.

SISTEMA

La realizzazione di manufatti in terra rinforzata si basa sulla posa in opera per strati successivi, a partire da un piano d’appoggio stabile.
Le geogriglie di rinforzo del terreno vengono risvoltate attorno a casseri metallici a perdere, utilizzati per profilare il pendio.
All’interno delle geogriglie viene posizionata una biostuoia in materiale biodegradabile con la funzione di trattenere il materiale fine, fino alla completa formazione del manto erboso.
Il rinverdimento delle terre rinforzate si ottiene in vari modi, anche combinati tra loro: con l’idrosemina, con l’impiego di talee radicate e non, con l’utilizzo di piante in fitocella o con un feltro vegetativo preseminato.

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